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11 Agosto 1953- 11 Agosto 2014 – 61° della morte di Tazio Nuvolari

Anche quel giorno faceva caldo, non il caldo asfissiante di questi ultimi giorni in una città semi abbandonata dai mantovani. Faceva caldo, ma una marea di gente partecipò alle esequie del mantovano volante, indiscusso asso del volante di quando le auto si guidavano anche con il …sedere ! Quando le gomme erano strette e alte, quando la parte elettrica era limitata alla bobina, candele ed alle luci, luci di cui a volte ne faceva a meno ! Lui ! Come quella volta che per non farsi vedere all’avversario che lo precedeva, lo insegui a fari spenti per riaccenderli una volta superatolo. Altri tempi, altri uomini, altro automobilismo. 

A Mantova il monumento è seminascosto dagli arbusti a ridosso del viale che porta il  suo nome. Ma è nota la poca inclinazione degli italiani a celebrare i propri figli migliori. Coloro che con le loro gesta hanno portato il nome della nostra Nazione nel mondo. La fama di Nuvolari non è circoscritta, ma credo sia superiore a quella della stessa Ferrari, fortunatamente ci sono Associazioni e appassionati
      
Oggi 11, agosto a Mantova si è tenuta una cerimonia commemorativa in Viale Nuvolari dov’è ubicata la statua dedicata al pilota.
Dal 18 al 21 settembre, saranno numerose le auto d’epoca che daranno vita al Trofeo Nuvolari assurto ormai ai vertici delle corse per auto storiche . Partenza ed arrivo in Piazza Sordello.
Pietro Liberati


Una breve cronologia di Tazio Nuvolari 
–  nasce a Casteldario (Mantova) il 16 novembre1892

– 1904 a 12 anni assiste alla prima gara automobilistica Il circuito di Brescia
– 1914  compera la prima auto da corsa (non partecipa a nessuna gara)
– 1917  si sposa a Milano con la compaesana Carolina
– 1918 nasce il primo figlio, Giorgio 
– 1920  si presuppone partecipi alla sua prima corsa sul circuito di Cremona, ritirandosi 
– 1921  prima vittoria in una gara di regolarità per automobili , con una Ansalto alla Coppa Veronese
– 1922  in sella ad una Harley Davidson diventa campione mantovano di motociclismo
– 1923    Ottiene cinque vittorie assolute in motocicletta , mentre in auto partecipa ad esibizioni in Spagna
– 1924  Prima Assoluto al Circuito del Tigullio
– 1925 Vince a Monza il G.P. delle Nazioni con una Bianchi 350 -Correrà fasciato come una mummia per i postumi di un incidente occorsogli un decina di giorni prima .- Nasce la leggenda di Nuvolari
– 1926 Dodici volte primo su ventisette corse motociclistiche a cui partecipa
– 1927  Vince su Bugatti il G.P. Reale di Roma, alterna corse in auto e in  moto
– 1928 Fonda la Scuderia Nuvolari a Mantova, vince, per la prima volta all’estero, il G.P. di Tripoli, nasce il secondo figlio, Alberto.
– 1929 Vince in moto, al circuito del Lario, corre anche in  auto senza risultati
– 1930 Ultimo anno di attività come corridore motociclista. Vince la Mille Miglia, quella famosa dei fari spenti! 
– 1931 Sette vittorie assolute  su venti corse di cui diciannove al volante dell’Alfa Romeo. Sfida contro un aereo sulla pista del Littorio (vinse l’aereo)
– 1932 Sette vittorie assolute su sedici corse al volante dell’Alfa Romeo. – Se non succedono guasti o ordini di scuderia (G.P.di Germania) è imbattibile
– 1933 Undici vittorie su ventuno gare – A metà anno lascia l’Alfa Romeo della Scuderia Ferrari e continua a correre in proprio con una Maserati.- È vittima di un incidente  a S.Sebastiano (Spagna)
– 1934 Un grave incidente sul circuito di Alessandria compromette tutta l’annata riporta la doppia frattura della gamba sinistra. 
– 1935 Ottiene con l’Alfa Romeo una vittoria memorabile battendo in Germania, al Nurburgring, lo squadrone tedesco.    
– 1936 Un incidente a Tripoli gli provoca incrinature alla spina dorsale, corre ugualmente, ancora una volta fasciato e arriva ottavo. Strapazza i tedeschi sui circuiti di Barcellona, Budapest e Milano. Il 12 ottobre a New York vince la Coppa Vanderbilt. Ha 42 anni ed l’uomo sportivo più noto al mondo
– 1937 Vince solo a Milano per la crisi tecnica dell’Alfa Romeo. Il 27 giugno muore  il suo primogenito Giorgio.
– 1938 A Pau la sua Alfa prende fuoco, ne esce con varie ustioni, a luglio passa all’Auto Union vince a Monza il G.P. d’Italia e a Donington (Inghilterra)
– 1939 Ancora con l’Auto Union vince l’ultimo G.P. prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, quello di Belgrado. 
– 1940 Ottiene il brevetto di pilota d’aereo
– 1942 Compie 50 anni
– 1946 L’11 aprile muore il secondogenito Alberto. Anche se ormai malato ritorna alle corse e vince su Maserati il G.P.di Albi. A Torino rafforza la sua leggenda effettuando alcuni giri di pista usando una sola razza del volante rotto che, passando davanti ai box mostra sollevandolo come un trofeo.  
– 1947 Con la Ferrari vince a Parma e Forlì . Arriva secondo assoluto con una Cisitalia 1100, dopo aver dominato gran parte della corsa rallentato solo da un violento temporale.
– 1948 In testa alla Mille Miglia con una Ferrari, deve ritirarsi alle porte di Reggio Emilia per un guasto alle sospensioni( oltre al cofano motore che gli era volato in faccia, stordendolo). L’Italia è tutta con l’indomabile campione
– 1950 Ormai malato partecipa alla sua ultima gara, la Palermo – Monte Pellegrino, in cui con una 1100 Cisitalia-Abarth vince la categoria
– 1953 All’alba dell’11 agosto muore nella sua villa di Viale delle Rimembranze di Mantova

 A conclusione, una poesia in dialetto dedicata a Tazio, trovata sfogliando le Gazzette d’epoca. Recita così:

 TAZIO
di Oscar Rinaldi
numismatico degli anni ’30

S. Cristofol Protector
protegi ‘l nostar coridor.

A Tassio, ti tal sè,
nissun ach tegn a drè

C’al Tassio Nuvolari
coridor sensa pari,

a c’le corse rigorose
tant e tant pericolose

lu l’è ‘l Re di coridor
(al na brüsa di motor!)

A le corse chiunque sia 
lu ‘l ta met in frenesia. 

Lù l’è sta ben fortunà
quand purtrop ‘l s’è arbaltà.

In mès a tant sfragèl 
la vü salva la sö pèl 

S.Cristofol Protector
protegi Tassi coridor,

c’al Tassio picinin
da chi nerov da sforzin,

che in America ed in Asia 
mostra a tüti la sò … bàsia.

 
fonte: Gazzetta di Mantova (24.09.1992)