A Mantova il monumento è seminascosto dagli arbusti a ridosso del viale che porta il suo nome. Ma è nota la poca inclinazione degli italiani a celebrare i propri figli migliori. Coloro che con le loro gesta hanno portato il nome della nostra Nazione nel mondo. La fama di Nuvolari non è circoscritta, ma credo sia superiore a quella della stessa Ferrari, fortunatamente ci sono Associazioni e appassionati
Oggi 11, agosto a Mantova si è tenuta una cerimonia commemorativa in Viale Nuvolari dov’è ubicata la statua dedicata al pilota.
Dal 18 al 21 settembre, saranno numerose le auto d’epoca che daranno vita al Trofeo Nuvolari assurto ormai ai vertici delle corse per auto storiche . Partenza ed arrivo in Piazza Sordello.
Pietro Liberati
Una breve cronologia di Tazio Nuvolari
– nasce a Casteldario (Mantova) il 16 novembre1892
– 1904 | a 12 anni assiste alla prima gara automobilistica Il circuito di Brescia |
– 1914 | compera la prima auto da corsa (non partecipa a nessuna gara) |
– 1917 | si sposa a Milano con la compaesana Carolina |
– 1918 | nasce il primo figlio, Giorgio |
– 1920 | si presuppone partecipi alla sua prima corsa sul circuito di Cremona, ritirandosi |
– 1921 | prima vittoria in una gara di regolarità per automobili , con una Ansalto alla Coppa Veronese |
– 1922 | in sella ad una Harley Davidson diventa campione mantovano di motociclismo |
– 1923 | Ottiene cinque vittorie assolute in motocicletta , mentre in auto partecipa ad esibizioni in Spagna |
– 1924 | Prima Assoluto al Circuito del Tigullio |
– 1925 | Vince a Monza il G.P. delle Nazioni con una Bianchi 350 -Correrà fasciato come una mummia per i postumi di un incidente occorsogli un decina di giorni prima .- Nasce la leggenda di Nuvolari |
– 1926 | Dodici volte primo su ventisette corse motociclistiche a cui partecipa |
– 1927 | Vince su Bugatti il G.P. Reale di Roma, alterna corse in auto e in moto |
– 1928 | Fonda la Scuderia Nuvolari a Mantova, vince, per la prima volta all’estero, il G.P. di Tripoli, nasce il secondo figlio, Alberto. |
– 1929 | Vince in moto, al circuito del Lario, corre anche in auto senza risultati |
– 1930 | Ultimo anno di attività come corridore motociclista. Vince la Mille Miglia, quella famosa dei fari spenti! |
– 1931 | Sette vittorie assolute su venti corse di cui diciannove al volante dell’Alfa Romeo. Sfida contro un aereo sulla pista del Littorio (vinse l’aereo) |
– 1932 | Sette vittorie assolute su sedici corse al volante dell’Alfa Romeo. – Se non succedono guasti o ordini di scuderia (G.P.di Germania) è imbattibile |
– 1933 | Undici vittorie su ventuno gare – A metà anno lascia l’Alfa Romeo della Scuderia Ferrari e continua a correre in proprio con una Maserati.- È vittima di un incidente a S.Sebastiano (Spagna) |
– 1934 | Un grave incidente sul circuito di Alessandria compromette tutta l’annata riporta la doppia frattura della gamba sinistra. |
– 1935 | Ottiene con l’Alfa Romeo una vittoria memorabile battendo in Germania, al Nurburgring, lo squadrone tedesco. |
– 1936 | Un incidente a Tripoli gli provoca incrinature alla spina dorsale, corre ugualmente, ancora una volta fasciato e arriva ottavo. Strapazza i tedeschi sui circuiti di Barcellona, Budapest e Milano. Il 12 ottobre a New York vince la Coppa Vanderbilt. Ha 42 anni ed l’uomo sportivo più noto al mondo |
– 1937 | Vince solo a Milano per la crisi tecnica dell’Alfa Romeo. Il 27 giugno muore il suo primogenito Giorgio. |
– 1938 | A Pau la sua Alfa prende fuoco, ne esce con varie ustioni, a luglio passa all’Auto Union vince a Monza il G.P. d’Italia e a Donington (Inghilterra) |
– 1939 | Ancora con l’Auto Union vince l’ultimo G.P. prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, quello di Belgrado. |
– 1940 | Ottiene il brevetto di pilota d’aereo |
– 1942 | Compie 50 anni |
– 1946 | L’11 aprile muore il secondogenito Alberto. Anche se ormai malato ritorna alle corse e vince su Maserati il G.P.di Albi. A Torino rafforza la sua leggenda effettuando alcuni giri di pista usando una sola razza del volante rotto che, passando davanti ai box mostra sollevandolo come un trofeo. |
– 1947 | Con la Ferrari vince a Parma e Forlì . Arriva secondo assoluto con una Cisitalia 1100, dopo aver dominato gran parte della corsa rallentato solo da un violento temporale. |
– 1948 | In testa alla Mille Miglia con una Ferrari, deve ritirarsi alle porte di Reggio Emilia per un guasto alle sospensioni( oltre al cofano motore che gli era volato in faccia, stordendolo). L’Italia è tutta con l’indomabile campione |
– 1950 | Ormai malato partecipa alla sua ultima gara, la Palermo – Monte Pellegrino, in cui con una 1100 Cisitalia-Abarth vince la categoria |
– 1953 | All’alba dell’11 agosto muore nella sua villa di Viale delle Rimembranze di Mantova |
A conclusione, una poesia in dialetto dedicata a Tazio, trovata sfogliando le Gazzette d’epoca. Recita così:
TAZIO
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fonte: Gazzetta di Mantova (24.09.1992)