Sicilia: borse di studio per figli e orfani di emigrati
L’assessorato della Regione Sicilia al lavoro e alla formazione ha deciso di assegnare borse di studio ai figli di emigrati all’estero da almeno un anno e degli orfani di emigrati all’estero privi di assistenza (ex Enaoli). Gli assegni ammontano a 258 euro se studenti universitari e con media di esami non inferiore ai 24/30, e 103 euro per coloro che frequentano le scuole secondarie di secondo grado con media non inferiore a 7/10, o corsi di formazione professionale finanziati dall’amministrazione regionale e sostenuti con esito favorevole.
Le richieste per accedere alle borse di studio devono essere inviate entro il prossimo 20 novembre a Palermo, presso la sede del Dipartimento Lavoro dell’assessorato regionale al Lavoro, in via Imperatore Federico 70 / b . La domanda, corredata dai documenti richiesti, sarà inoltrata tramite il Comune di residenza dello studente. I requisiti e i documenti per accedere alle borse di studio da assegnare sono pubblicati all’Albo pretorio dei Comuni, nelle scuole e nelle sedi universitarie.
Emilia Romagna: on line i progetti delle Associazioni che avranno i finanziamenti
È consultabile sul sito degli emiliano-romagnoli nel mondo (www.emilianoromagnolinelmondo.it), nella sezione Documentazione, la delibera della Giunta regionale con cui vengono assegnati i contributi per i progetti presentati nel 2009 dagli enti locali, dalle associazioni dell‟Emilia-Romagna che si occupano di emigrazione, dalle associazioni all‟estero e dalle loro federazioni. In particolare, alle associazioni di emiliano-romagnoli all‟estero sono stati riconosciuti tredici finanziamenti per altrettanti progetti. Essi provengono rispettivamente da: Santiago e di Valparaiso in Cile, Lima (Perù), Curitiba, Belo Horizonte e San Paolo (Brasile), Caracas (Venezuela), Bruxelles (Belgio), Parigi (Francia) e Pergamino, Mar del Plata, la rete delle nuove generazioni e degli imprenditori di La Plata e della Provincia di Buenos Aires, e la rete di professionisti e tecnici di Mar del Plata (Argentina).
Corsi d’italiano on line con ICoN per trentini all’estero
Il Consorzio ICoN, Italian culture on the net, torna a proporre il bando riservato a emigrati trentini e ai loro discendenti per la frequenza dei corsi di italiano per principianti attraverso internet. Ogni corso si svilupperà per 12 mesi e disporrà di un tutor on line, qualificato nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua. L’offerta formativa prevede la fruizione di corsi annuali online, l‟accesso ad attività didattiche integrative, interazioni con il tutor e con la classe virtuale. I contenuti del corso sono curati dalle Università per Stranieri di Siena, di Perugia e dall‟Università di Roma 3. La Provincia autonoma di Trento mette a disposizione 80 licenze per l’anno 2009/2010. domanda deve pervenire presso gli uffici della Provincia entro il 30 settembre 2009 (entro il 29 se spedita via fax) al seguente indirizzo: Provincia autonoma di Trento – Servizio Emigrazione e Solidarietà internazionale – via Jacopo Aconcio, 5 – 38100 Trento – Italia; fax +39 0461 493155. Bando e domanda di partecipazione sono disponibili sul sito www.mondotrentino.net.
Basilicata: approvati i programmi 2009-2011 per i lucani all’estero
È stato approvato dal Consiglio regionale lucano il programma annuale delle attività a favore dei corregionali all‟estero per il 2009 e quello triennale 2009 / 2011. Lo stanziamento per il 2009 ammonta a 300 mila euro. Accanto a misure ormai consolidate, quali la concessione di contributi per il sostegno ad ogni associazione e federazione regolarmente iscritta all‟albo regionale, è prevista la realizzazione di scambi culturali con giovani discendenti di emigrati lucani per la valorizzazione della lingua italiana, l‟istituzione di un altro “Sportello Basilicata” in America Latina (dopo quelli già aperti in Uruguay e in Argentina) e l‟incremento del capitolo di spesa per l‟istituzione del Centro lucani nel mondo “Nino Calice”, che potrà avere anche caratteristiche museali e promuoveràiniziative per ricostruire e valorizzare la storia dell‟emigrazione lucana. La struttura avrà sede nel castello di Lagopesole.
Stranieri in Liguria: la convivenza a scuola funziona ma serve la mediazione culturale
Gli alunni marocchini e cinesi hanno maggiori difficoltà di apprendimento linguistico di albanesi ed ecuadoriani, mentre proprio i cinesi sanno adattarsi meglio e più in fretta ai codici culturali e di comportamento italiani; nella relazione con i compagni italiani, sono ancora gli ecuadoriani e gli albanesi ad avere meno difficoltà, mentre per cinesi e marocchini il rapporto risulta più complicato. E, ancora, gli alunni stranieri non scelgono di frequentare un liceo perché vogliono andare a lavorare prima possibile e perché la situazione economica familiare non lo permette. Sono questi alcuni dati che emergono da una ricerca, voluta dalla Regione Liguria e realizzata dal Centro Studi Medì in collaborazione con l’Università di Genova, per indagare la situazione della didattica agli stranieri e della mediazione culturale nelle scuole medie della regione. L’indagine, pubblicata in un libro intitolato “La scuola plurale in Liguria”, si basa sull’analisi di oltre 270 questionari rivolti ad altrettanti insegnanti delle scuole medie inferiori e una serie di interviste con insegnanti e mediatori culturali. Ne emerge, nel complesso, che la convivenza a scuola è meno problematica – e anzi più facile – di quanto viene rappresentato dai mezzi di comunicazione, segno che la scuola resta sempre un luogo di inclusione per gli stranieri. Tuttavia, dalle interviste con gli insegnanti, risulta chiaro che le risorse destinate alla mediazione culturale restano esigue, per cui i mediatori culturali, laddove esistono, vengono utilizzati in maniera discontinua, senza garantire un servizio stabile alle famiglie e al corpo docente. Restano quindi figure ibride, che faticano a definire un profilo professionale anche perché scarsamente utilizzate e finanziate nella maggior parte dei casi dagli Enti locali piuttosto che dalle istituzioni scolastiche. In base ai dati del sistema informativo per il diritto all’istruzione, riferiti all’anno scolastico 2008-09, sul totale di 157.396 alunni gli stranieri delle principali nazionalità erano circa 10 mila: 3.146 alle elementari, 2.906 alle medie e 3.354 alle superiori. Per quanto riguarda la formazione professionale in obbligo formativo, gli studenti stranieri in tutta la Liguria sono 596 su un totale di 2.313. Il panorama della mediazione culturale, a livello regionale, è piuttosto variegato: Genova infatti il 90,6% degli intervistati dichiara di essere informato anche sulle procedure di attivazione del servizio, mentre nell’imperiese solo il 37,7% degli insegnanti dichiara di essere informata sul servizio. A fronte di tale carenza, il 63,9% degli insegnanti intervistati hanno dichiarato di ritenere utile un servizio stabile, il 21,4% lo ritiene fondamentale. In tre anni la Regione ha finanziato circa 15 progetti l‟anno di mediazione culturale e interventi a favore di alunni stranieri, incentrati sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione, ma anche per contrastare l‟abbandono scolastico. A questi si è aggiunto dall‟anno scorso, in via sperimentale, il finanziamento all’apertura di uno sportello informativo per genitori e studenti stranieri per offrire orientamento, consulenza e supporto all’inserimento scolastico dei giovani stranieri.
Piemonte: anche associazioni e comunità celebrano l’Unità d’Italia
A integrazione delle iniziative che verranno intraprese dal Governo italiano e dalla Regione Piemonte, l’Associazione piemontesi nel mondo celebra i 150 anni dell’unità d’Italia proponendo
alle associazioni piemontesi all’estero e ai piemontesi viaggi alla riscoperta delle radici e incontri con le comunità di origine in Piemonte, con partecipazione a convegni culturali, associativi e turistici da organizzarsi sul territorio, e la raccolta presso le singole sedi estere di documentazione storica da donare ai vari musei dell’emigrazione per ricostruire la storia della diaspora dalla regione. Ai partecipanti che visiteranno il monumento ai piemontesi nel mondo di San Pietro Val Lemina (Torino) e il museo regionale dell’emigrazione di Frossasco (Torino) verrà rilasciato un attestato di riconoscenza per la “fedeltà alle radici” e la “piemontesità” tramandata in tutte le nazioni estere. Inoltre, in applicazione delle Legge regionale sulla promozione di gemellaggi, i Comuni piemontesi, le associazioni operanti nel mondo e i comuni esteri dove l’emigrazione piemontese è maggiormente presente a proporre e realizzare nell’anno 2011, in occasione delle celebrazioni dell‟Unità d‟Italia, il maggior numero possibile di gemellaggi per creare una vera “internazionale” di popoli gemelli con base in Piemonte.
Campania: la Consulta dell’emigrazione vara i progetti del prossimo triennio
La Regione Campania punta a rafforzare il ruolo delle organizzazioni e la presenza dei campani nel mondo, attraverso contributi, incontri e scambi culturali. Un programma individuato anche con provvedimenti amministrativi che coprono il biennio 2009-2010, le cui linee guida sono state recentemente approvate dalla Consulta regionale dell‟emigrazione, presieduta dall‟assessore alle politiche sociali Alfonsina De Felice e composta da rappresentanti degli emigrati campani residenti all’estero da almeno tre anni eletti dai soci delle federazioni o associazioni, da rappresentanti eletti dal Consiglio regionale, da rappresentanti delle Associazioni dell’Emigrazione e dell’Immigrazione, da rappresentanti dell’Anci, dell’ufficio regionale del lavoro e del Ministero degli Esteri. I consultori hanno auspicato, nel documento finale, una maggiore sensibilità dell’intero Consiglio regionale per destinare più risorse per gli interventi a favore delle comunità campane nel mondo – concentrate soprattutto in Germania, Svizzera, Argentina, Stati Uniti, Inghilterra e Canada, che da soli ospitano il 64% dei campani residenti all’estero – per borse di studio per le giovani generazioni e per iniziative presso le associazioni all’estero, volte al consolidamento “dell’identità, della storia e dei dialetti” della Regione.
tratto da INAS CISL – Corrispondenza Italia n.677 – 1° ottobre 2009 9