Le mozioni discusse nella seduta del 01 marzo 2022 del Consiglio regionale
Fonte: Regione Lombardia – Uff. Stampa
Milano, 1 marzo 2022 – Oltre alla mozione sull’Ucraina (riferita in un comunicato a parte),il Consiglio regionale, presieduto dal Presidente Alessandro Fermi, nel corso della seduta pomeridiana ha discusso diverse mozioni. Di seguito la sintesi dei documenti.
Sostegno economico alle imprese per gli aumenti di energia, gas, carburante e misure di contrasto al caro bollette
Due i documenti approvati, uno presentato dal Consigliere del Gruppo Misto Luigi Piccirillo e uno dalla Consigliera Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), che hanno portato nell’Aula di Palazzo Pirelli il problema degli aumenti che stanno riguardando le fonti energetiche e soprattutto le loro ricadute sulle bollette di cittadini e aziende. Il primo invita la Giunta “a farsi promotrice presso il Governo centrale per individuare possibili misure di sostegno per le imprese lombarde per far fronte all’aumento dei costi di energia e gas e compensare l’aumento dei prezzi dei carburanti sulla filiera dei trasporti e della logistica”. L’altro, ricorda come “fra le cause meno note del caro bollette” vi siano “una forte speculazione finanziaria (unita a un aumento esponenziale dell’inflazione), gli effetti di forti rendite di posizione e un aumento irrealistico dei costi di transito delle materie energetiche. Altre componenti rilevanti nelle bollette degli italiani -viene sottolineato- sono gli oneri di rete e sistema e i costi di gestione del contatore”. Premesse sulla base delle quali, viene chiesto al Presidente Fontana di farsi promotore presso il Governo centrale affinché si contrastino i rincari attraverso: “Contrasto all’eccessiva speculazione finanziaria e conseguenti rendite di posizione; abbattimento dei costi di gestione dei contatori e degli oneri di sistema; avviamento di un’indagine ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) sull’effettivo costo delle materie prime; attivazione degli organismi preposti ad accertare eventuali indebiti vantaggi e benefici da parte degli enti del settore”.
Azioni regionali per la tutela della memoria
Al tema della tragedia delle foibe e della tutela della loro memoria sono state dedicate due mozioni. A larghissima maggioranza (55 voti favorevoli e 1 contrario) è stato approvato il documento presentato dalla Lega (primo firmatario Massimiliano Bastoni), respinto invece (25 si e 30 no) quello a firma di Andrea Fiasconaro (M5S). La mozione della Lega impegna la Giunta ad agire concretamente a tutela della memoria del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, in particolate tenendo sotto controllo presso l’Osservatorio culturale attivo presso Polis Lombardia, sigle e associazioni, locali o nazionali, che negano o giustificano, riducono o deridono il dramma delle Foibe e a non concedere di conseguenza a questi soggetti ed enti patrocini e finanziamenti. Il documento chiede inoltre alla Giunta di sollecitare il Governo e il Parlamento affinché siano poste in essere le azioni necessarie a permettere la revoca delle onorificenze elargite dallo Stato italiano al maresciallo Tito, in quanto colpevole di crimini contro l’umanità (tema quest’ultimo oggetto di una mozione presentata dalla Consigliera del Gruppo Misto, Viviana Beccalossi, nel febbraio 2020 ma mai discussa). Nel documento approvato dall’Aula si sottolinea che in Lombardia sono presenti diverse comunità di istriani, che gli stessi cittadini lombardi, esuli o discendenti di esuli, percepiscono un clima di avvelenamento e svilimento del dramma delle foibe che a lungo andare potrebbe causare un’escalation di comportamenti discriminatori, veri e propri reati.
Istituzione della Commissione territoriale per l’alternanza scuola-lavoro e introduzione nelle scuole dello Statuto delle studentesse e degli studenti
Costituire la Commissione territoriale per l’alternanza scuola-lavoro; promuovere una campagna di sensibilizzazione affinché venga adottato in ogni scuola uno Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola-lavoro che preveda e regoli, tra le altre cose, l’istituzione di una Commissione Paritetica composta da docenti e studenti preposta alla coprogettazone dei percorsi di alternanza scuola-lavoro; rendere effettive le valutazioni da parte degli studenti sull’efficacia e sulla coerenza dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) effettuati rispetto al proprio indirizzo di studio. Questi alcuni degli inviti alla Giunta contenuti nella mozione presentata dalla consigliera Monica Forte (Gruppo Misto) approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea lombarda. Nelle intenzioni della relatrice, il documento vuole rispondere “alle molteplici spinte provenienti dalla società”, in particolare dal mondo della scuola, “tese alla riforma della disciplina”, perché vi è sostanzialmente l’idea “che l’istituto dell’alternanza scuola-lavoro non favorisca effettivamente lo sviluppo di competenze legate al percorso di studi, ma diventi, invece, occasione di ampliamento del lavoro sotto qualificato”. Questa mozione, ha detto Forte, “è nata dal confronto con gli studenti per dare spazio alle loro voci, approvandola è quello che stiamo facendo”.
Problemi connessione internet e telefonia mobile in aree critiche
Unanime via libera in Consiglio regionale alla mozione che sollecita la Giunta regionale a farsi parte attiva nel confronto con le compagnie telefoniche “affinché pongano rimedio quanto prima alla mancata o scarsa copertura delle reti telefoniche mobile e internet in alcune zone critiche della Lombardia e assicurino una adeguata estensione del segnale all’intero territorio lombardo”. Il documento, presentato dalcapogruppo di “Lombardia Ideale–Fontana Presidente” Giacomo Cosentino e sottoscritto dal Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e dalla Vice Presidente Francesca Brianza, raccoglie lenumerose segnalazioni pervenute da cittadini e amministratori locali e chiede alla Giunta di attivarsi presso le compagnie telefoniche, il Ministero competente e tutti gli organi interessati, affinché vengano mappate e connesse le cosiddette “aree bianche” ancora presenti in Lombardia.
Odontoiatria sociale e altri temi di sanità
Il Consiglio regionale ha discusso tre mozioni su argomenti di sanità.
La mozione, a prima firma del Vice Presidente Carlo Borghetti (PD), relativa all’odontoiatria sociale per i pazienti in età evolutiva e le persone in condizioni socio-economiche di fragilità è stata approvata all’unanimità. Il documento invita la Giunta a garantire la prevenzione della salute del cavo orale nei pazienti in età evolutiva, assicurare risorse economiche e di personale necessarie a garantire l’accesso alle cure odontoiatriche ai pazienti con disabilità, rendere accessibili le cure odontoiatriche alla popolazione anziana con fragilità economiche ivi inclusi i rimborsi delle protesi dentarie, promuovere campagne di prevenzione e check up odontoiatrici tra tutta la popolazione in particolare le persone con fragilità.
Approvata con 60 voti su 61 presenti anche la mozione presentata da Alessandra Cappellari (Lega) che intende sollecitare il Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni a provvedere all’adeguamento dei LEA (livelli essenziali di assistenza) con particolare riferimento al nomenclatore protesico. Tali indicatori sonofermi dal 2001 nonostante il DCPM del 12 gennaio 2017 tutt’ora inapplicato ne prevedesse l’aggiornamento.
La prima delle tre mozioni sulla sanità, a firma Gregorio Mammi (M5S), chiedeva la sburocratizzazione dell’attività del medico di base alleviandolo dalle procedure di natura amministrativa per potersi dedicare esclusivamente alla cura dei pazienti. La formulazione delle proposte non è stata accolta dalla Giunta e quindi il documento è stato respinto con 32 voti contrari, 22 favorevoli e 1 astenuto.
Miglioramenti alla flessibilità del trasporto pubblico locale a sostegno e in linea con lo smart working
È stata respinta con 39 voti contrari (29 i favorevoli e un astenuto) la mozione con cui il Movimento 5 Stelle (primo firmatario Simone Verni) chiedeva di rendere modulabili gli abbonamenti “IVOL” (Io viaggio ovunque in Lombardia) e “Treno città” “in modo da consentire l’uso dei mezzi pubblici due o tre volte la settimana per rispondere alle esigenze degli smart worker”.
Fonte:
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