Nella nostra casa,
le stanze in soffitta sono come
ai tempi delle nonne di Mantova.
Nerio Mondadori Letti ci fa conoscere la casa che i suoi nonni eressero nel 1919 ad Antonio Prado, nello Stato del Rio Grande do Sul, una cittadina a nord di Porto Alegre che custodisce il più vasto e meglio conservato patrimonio architettonico relativo alla colonizzazione italiana. Un complesso di 48 abitazioni d’epoca che fa parte nel patrimonio storico e artistico brasiliano dal 1980, insieme ad altre testimonianze architettoniche sparse per il territorio rurale intorno alla città. Molte di queste dimore sono in legno e di ottima fattura, opera di abili capomastri e falegnami italiani. Anche la casa dei nonni di Nerio Mondadori Letti è di legno, oggi sede di un piccolo ma interessante museo dell’artigianato locale.
Nella storia di emigrazione indagata da Nerio Mondadori Letti, centrale è la figura della nonna Vitalina Catalani Mondadori (1868 Bagnolo San Vito, Mantova / 1953 Antonio Prado), testimone di tutte le vicende della famiglia in terra brasiliana. Lavoro duro, intraprendenza commerciale, fortune faticosamente costruite e rovesci finanziari, giorni felici e giorni tragici. Vita da immigrati che dal nulla hanno creato il futuro per le generazioni a venire.
Famiglia che ha dato alla storia della musica guacha la notevole figura di Moisés Mondadori. Compositore e talentuoso interprete, fu autore della canzone Boi Barroso (1914).