Ci sono quelli che ..Storia di una notte al Pma (Punto Medico avanzato)
L’Aquila tra paure, speranze e qualche risata. Testo raccolto da Dino Viani
La paura in questo campo è l’elemento comune a tutti: c’è chi trema di paura, chi piange di paura, chi ride di paura, chi si mostra indifferente per paura, è sempre la paura ad agire. i comportamenti ed anche i pensieri. Le scosse non smettono mai: costituiscono lo sciame sismico che in genere segue una grossa scossa. Questa notte alle 3 in punto c’è stata una scossa 5.1. La paura, la solita paura, ha assunto la forma del panico; ho sentito urla, lamenti, anche tirate comiche tese a sdrammatizzare, ma non saprei definire una manifestazione su tutte le altre. La paura ha anche questa caratteristica: la monotonia delle forme. tutte le persone impaurite ti guardano negli occhi come per chiedere aiuto. Anche gli sbruffoni impauriti ti chiedono aiuto, strafottenti ma in preda al panico, vorrebbero farti credere d’essere eroi ed invece non sono altro che “cagasotto”: la paura ci fa tutti “cagasotto”. Credo che molto si dovrà fare nel prossimo futuro per arginare la paura dirompente. Le benzodiazepine non potranno costituire la soluzione al problema. Possono essere un tampone, un contenimento momentaneo ma dovremo inventarci altro visto che non basterà ricostruire le case. Ieri sera ho conosciuto dei medici clown che lavorano con la paura, ci scherzano su, la accarezzano e la smontano, ci provano. I bambini sembrano divertirsi, anche gli adulti e gli anziani. Il teatro, la clownerie, possono essere in futuro delle possibili alternative alle benzodiazepine.
Ma c’è altro:
Nel PMA cala l’affluenza, solo paure: gente che si sveglia di notte, gridando e con il cuore al galoppo, e poi una vecchietta che vomita ed ha la pressione alta, una danna rumena con il mal di pancia, una bambina che aspetta una iniezione di antibiotico. E’ notte.
Lorenzo Marvelli marvelli@email.it
(Infermiere del 118, attore e regista di in gruppo teatrale di ricerca)
Testo raccolto da Dino Viani