GLI AUGURI DEL NUNZIO APOSTOLICO IN URUGUAY E DEL PRESIDENTE MARCONCINI
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Carissimi, Io come Mantovano di antichissimo sangue nel mondo – in specifico – Nunzio Apostolico e Decano del Corpo Diplomatico in Uruguay mi unisco agli auguri per le Festività Natalizie dalla Associazione Mantovani nel Mondo. Il Santuario della Madonna delle Grazie è uno dei luoghi più rilevanti dal punto di vista religioso, storico, culkturale di Mantova. Esso è stato visitasto nel 1991 anche dal Beato Giovanni Paolo II, oltre che da tanti principi, re, imperatori, Vescovi e anche Papi.
Ogni Mantovano vi va a chiedere alla Madonna le grazie per se e la propria famiglia. Io chiedo alla Madonna delle Grazie di proteggere i Mantovani nel mondo e di dare ad essi i necessari doni materiali e spirituali. AUGURI A TUTTI da Montevideo S.E. Mons. Anselmo Guido Pecorari Nunzio Apostolico – 25 Dic 2011 02:35
Cari amici vicini e lontani vi invio i migliori auguri di Buon Natale e Felice anno Nuovo. Quest’anno lo facciamo mandandovi gli auguri dal Santuario delle Grazie cosi caro a tutti i virgiliani in Italia e nel mondo ,allegandovi una serie di video tra cui quello del nostro amatissimo Egidio Caporello,già Vescovo di Mantova da sempre vicino alle nostre comunità all’estero. Cordialmente. Daniele Maconcini Presidente AMM Onlus Auguri di Natale 2011 – Santuario delle Grazie Curtatone Auguri di Natale 2011 http://www.youtube.com/watch?v=hicqaLH7E_w&feature=share http://www.youtube.com/watch?v=dAJW7_6Zync&feature=related Augurio per una notte di Natale – Raiuno 24.12.1984 – Messaggio natalizio di Mons. Egidio Caporello http://www.youtube.com/watch?v=LYW9mplx48g&feature=share
Il Santuario delle Grazie Curtatone di Mantova
Mantova (Mantua in latino, probabile latinizzazione dell’originale toponimo etrusco, mantenuto anche in mantovano e in numerose lingue straniere) è un comune di 47.542 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia.Dal luglio 2008 la città d’arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dalla eredità loro lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata accolta fra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco, una istituzione dell’Onu fondata nel 1945 per rafforzare la cultura, la sua sede è a Parigi e l’Italia “Il Bel Paese” ha il più alto numero di siti Unesco sia per i beni culturali che paesaggistici. Sulle rive del lago, a 7 km dalla città, sorge un santuario famoso per la sua bellezza e i suoi misteri: è Santa Maria delle Grazie.La località, chiamata ancor oggi “Le Grazie”, è una piccola frazione del comune di Curtatone, nella provincia di Mantova. La zona è posta praticamente in riva a quell’insieme di canneti e canali che costituiscono la parte alta del così detto “Lago Superiore”, il più esteso dei tre specchi d’acqua formati dal Mincio attorno alla città dopo le grandiose opere di ingegneria idraulica e di bonifica attuate su progetto di Alberto Pitentino nel XIII secolo. Parte del territorio del Comune di Curtatone rientra del contesto floro-faunistico del Parco del Mincio laddove il fiume si espande per formare i laghi che circondano la città di Mantova. La storia ha voluto che a Curtatone e Montanara fosse scritta una delle pagine più fulgide del Risorgimento: la battaglia combattuta il 29 maggio 1848 tra i Tosco-Napoletani e l’esercito Austro-Ungarico. Dal 1406, anno della sua consacrazione, il Santuario delle Grazie, che emerge con la sua architettonica bellezza dalla valle del Mincio, è meta di pellegrini e fedeli devoti alla Beata Vergine Maria. Il sentimento popolare trionfa nella celebre e storica festa dell’Assunta che ogni anno, a Ferragosto, raccoglie centinaia di migliaia di visitatori e nel cui contesto si svolge il concorso nazionale dei “Madonnari” che, con gessetti colorati, lasciano sull’asfalto del piazzale antistante il Santuario, le espressioni pittoriche e figurative della loro arte antica ed effimera. Le Grazie di Curtatone. Un monumento unico nel suo genere, risalente alla fine del ‘300, che racchiude una delle più belle collezioni di ex-voto e una serie di statue polimateriche che abitano da secoli le fiancate dell’interno della chiesa, e che raccontano la loro storia di miracolati dalla Vergine. Ad accogliere il visitatore al suo ingresso in chiesa, c’è persino un coccodrillo che penzola dal soffitto. Incredibile d credersi, ma vero anche su questo coccodrillo non mancano le leggende. Nell’antichità venivano viste con promiscuità le figure di draghi coccodrilli o serpi e spesso, in epoca cristiana, venivano associate al male, considerate personificazioni terrene del diavolo, animali che inducono al peccato. La collocazione di questi animali nelle chiese ha quindi un forte significato simbolico, come furono nelle chiese medievali l’ubicazione di fossili. preistorici, quindi, incatenare l’animale in alto, nella volta della chiesa vuol dire renderlo innocuo, bloccare il male che rappresenta e nello stesso tempo esporre un monito concreto per i fedeli contro l’umana predisposizione all’errore. Legati al coccodrillo “delle Grazie” e alla sua derivazione sono nate diverse leggende e teorie, c’è chi riporta la sua fuga da uno zoo esotico privato di casa Gonzaga, chi ha elaborato racconti più vicini alla natura miracolosa dell’evento: due fratelli barcaioli stavano riposando sulla sponda del fiume, a un tratto uno dei due venne assalito dal coccodrillo. L’altro, chiedendo l’intercessione divina, si armò di coltello e riuscì a uccidere il predatore. Sono stati ipotizzati anche altri significati e collegamenti (anche tra altre strutture architettoniche – simbolismi presenti nella chiesa e i versetti sull’Apocalisse) ben più elaborati si pensano riconducibili ai Francescani Minori Osservanti (guardiani della chiesa proprio durante il secolo in cui venne esposta la reliquia del coccodrillo) e all’alchimia medievale che attuavano. L’11 agosto 1425 Gian Francesco Gonzaga, marchese di Mantova, con grida dichiarò il piazzale antecedente la chiesa luogo di “libero mercato di merci”. Da allora, ogni Ferragosto, viene allestita “La Fiera delle Grazie” un connubio tra sacro e profano, che costituisce un enorme laboratorio artistico all’aperto e un forte richiamo tradizionale per i mantovani. borgo si anima nei giorni attorno a ferragosto, in occasione della Fiera dell’Assunta, meglio conosciuta come “La fiera delle Grazie”. Una tradizione antichissima che si ripete ogni anno, e che attira gente anche da molto lontano. Nell’ambito di questo appuntamento si tiene il famoso Concorso dei Madonnari, che lavorano giorno e notte per realizzare la loro opera sull’asfalto del sagrato del santuario. I madonnari a grazie nel 2011 in un breve filmato: http://www.youtube.com/embed/c88B_hoQ3ZQ