IL MINIMO E LA RESISTENZA -L’ultima regia di Garilli di nuovo in scena al Festivaletteratura
Esperto di marketing, mantovano di nascita, Cavicchioli ha svolto per anni intensa attività politica ed amministrativa come Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione nel Comune di Mantova. A lui va il merito di aver portato a Mantova l’idea del Festivaletteratura, di aver iniziato il recupero di Palazzo Te, di aver organizzato le mostre de La scienza a corte e di aver aperto le biblioteche di circoscrizione. Dal 1973 ad oggi ha pubblicato più di venti opere di varia natura: poesia, racconti, documenti storici e testimonianze.
Resistenza – Storie di giovani che si batterono per la nostra libertà, pubblicato nel 2008, raccoglie le testimonianze autentiche di 25 uomini e donne che parteciparono alla lotta della Resistenza. L’opera costituisce quindi un documento importante degli anni dal 1943 alla Liberazione.
Di essa il suo autore scrisse: “ …..libro che ricorda la Resistenza senza l’ambizione di fare la storia, ma con il desiderio, quello sì, di non dimenticare che molto di ciò che abbiamo oggi è dovuto a poche migliaia di uomini e di donne che in silenzio ed umiltà si sono battuti ed hanno sofferto per noi tutti, anche per quelli che oggi hanno dimenticato o addirittura intenderebbero svergognare quel irripetibile periodo……”
L’allestimento del Minimo prevede le testimonianze di 5 uomini e 3 donne.
Oriele Bulgarelli – Impiegata a Reggio, diventa staffetta a 17 anni e lascia la famiglia per vivere alla macchia. Impara a sparare e, senza paura, trasporta armi da una parte all’altra del suo territorio.
Mario Cattafesta – Giornalista e collaboratore della Gazzetta di Mantova, critico letterario, d’arte e di teatro, fu assai noto nella nostra provincia. Laureatosi in lettere all’Università di Urbino, insegnò al Conservatorio di Venezia, a Parma e a Milano – Brera. Ci ha lasciato nel gennaio 2000.
Rina Provasoli Ghirardini – Apparteneva alla buona società mantovana. Diede prova di grande coraggio, determinazione e senso di solidarietà. Nessuno la sosteneva; agiva da sola. E’ scomparsa nell’agosto scorso.
Alceo Poltronieri – Noto come pittore di grande originalità, fu anche poeta di altrettanta intensità e musicista autodidatta. E’ morto nel 1995.
Amedeo Rossi – Fu uno dei ragazzi di Don Mazzolari e, con Arini e Accorsi, organizzò la Resistenza nel Bozzolese e nei comuni limitrofi. Da impiegato di banca si trasformò in pittore, attività che esercita tuttora.
Lidia Bellesia – Cattolica praticante, con un padre antifascista, viveva a Fabbrico in una casa che divenne di “latitanza”. A 17 anni non esitò ad aiutare la Resistenza, pur senza essere una staffetta regolare.
Spartaco Gamba – Non aderì agli appelli di Mussolini e, con altri 600.000, rimase a patire nei lager nazisti per lunghi terribili mesi, sino alla liberazione. Fu a lungo esponente del Partito Socialdemocratico. Si è spento durante l’estate.
Renato Sandri – A 17 anni, lasciò la sua casa, intrisa di sentimenti patriottici e nazionalisti, per andare a combattere sui monti del Vicentino. Fu esponente del PCI, deputato al Parlamento nazionale e collaboratore di Natta.
Come si diceva, il recital viene presentato nell’adattamento di Bruno Garilli e Fiorenza Bonamenti, per la regia di Bruno Garilli, e con le musiche originali del maestro castiglionese Fabrizio Palermo. Le testimonianze sono interpretate da Fiorenza Bonamenti, Walter Delcomune, Sergio De Marchi ed Emily Pigozzi. Collaborano Sandro Boninsegna e Gabriele Oliva.
Prenotazioni e/o informazioni allo 0376 320407 (ore 18-19.30) oppure al 339 6884328.