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Il trasloco della statua di Colombo: revisionismo fuori luogo a Buenos Aires

La statua di Cristoforo Colombo non si tocca!! . Lo hanno gridato, lo hanno cantato e lo hanno anche scritto per lettera alla presidente Cristina Kirchner, le associazioni italiane d’Argentina, scese  nella piazza principale di Buenos Aires, la Plaza de Mayo, per opporsi al trasferimento dell’opera che considerano il simbolo dell’amicizia tra i loro due paesi. Non resta che aspettare e vedere se nonostante le proteste   si proseguirà con questo “revisionismo” sostituendo Colombo con un’eroina poco nota, relegando a  Mar del Plata il navigatore genovese.

Mobilitate le Associazioni Italiane del Sudamerica che sperano in un ripensamento della Presidente.  La  statua, scolpita nel marmo di Carrara da Arnaldo Zocchi  fu regalata  dall’Italia nel 1921, nell’anniversario della Rivoluzione di Maggio, con l’impegno che restasse dove si trova ora, per questo anche l’amministrazione comunale della capitale ha votato contro lo spostamento.

Ma dalla presidenza si sta portando avanti un piano di revisione della storia argentina, che prevede il ridimensionamento di figure come quella di Colombo, considerato da alcuni come colui che diede inizio alla conquista spagnola delle Americhe, in favore di personaggi che invece furono protagonisti delle guerre di liberazione. Ma così facendo si rinnegano le origini, belle o brutte che siano sono quelle e tali dovrebbero restare.  Molte sono le generazioni di varie etnie che hanno contribuito a creare la Nazione Argentina odierna . Non è che rinnegando il passato si possa ricostruire una verginità che non è mai esistita per nessun popolo o nazione  da quando mondo è mondo!

PiLi