Site icon Mantovani nel Mondo

INTERVISTA A DIMITRI MELLI ASS. PROVINCIALE DI MANTOVA PER LA PROTEZIONE CIVILE

Abbiamo contattato telefonicamente Dimitri Melli, socio fondatore dei Mantovani nel Mondo, Assessore Provinciale per la Protezione Civile, attualmente in missione nel Campo Base della Regione Lombardia per avere un quadro della situazione. E’ partito l’11 aprile scorso con dodici volontari che verranno impiegati nel campo di Bazzano. È la prima azione che vede il coinvolgimento diretto della Protezione Civile della nostra provincia in Abruzzo. La colonna mobile, era guidata dal rappresentante della Consulta Provinciale del Volontariato Claudio Giovannini. Quello partito oggi è solo il primo gruppo di iscritti alla Protezione Civile mantovana, pronto a raggiungere i luoghi del disastro: nel complesso sono novanta ad aver dato la propria disponibilità.
I primi impiegati sono quelli di tre associazioni del Destra Secchia. Dunque altri volontari sono destinati a partire, ma non sono chiare né le modalità né i tempi del loro impiego sul luogo del disastro: la situazione è in continua evoluzione e non sono ancora arrivate indicazioni precise. Al vaglio anche l’ipotesi di allestire un secondo campo di accoglienza gestito dalla Protezione Civile mantovana. Il campo d’arrivo, gestito dalla Regione Lombardia è costituito da circa 140 tende (comprese quelle dei soccorritori) ed ospita circa 800 persone ed è diviso in due strutture (distanti all’incirca 1 km, collegate via radio): Campo 1 (Bazzano -Multisala Garden) con 530 ospiti e Campo 2 (Monticchio -campo sportivo) con 250 ospiti. I campi forniscono servizi sanitari,
logistici, preparazione e distribuzione pasti. Sono operative tre cucine da campo. Nella giornata di ieri sono stati erogati 1830 pasti (pranzi + cene). Le cucine campali sono punto di riferimento anche per le colonne dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine impegnate nell’area di Bazzano – Monticchio, e forniscono inoltre generi alimentari per la popolazione che ne fa richiesta.

E’ operativo il punto di raccolta presso Aquilana Società Multiservizi di Bazzano (AQ), allestito per la raccolta di aiuti umanitari che arrivano al campo. In mattinata è arrivata una ulteriore Colonna Mobilecomposta dalle Province di BS, CR, LO, MN, MI, con circa 50 persone in sostituzione di quelli scesi in prima partenza, 20 mezzi e alcune strutture logistiche che sono in allestimento. Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo, con visite ambulatoriali e ricoveri presso strutture ospedaliere : nella giornata dell’ 11 aprile 2009 vi sono 71 interventi (oltre alle patologie già indicate nei report precedenti, dolori articolari diffusi, patologie allergiche, congiuntiviti,  quadri ipertensivi associati a sindromi da stress, infezioni delle alte vie aeree respiratorie in età pediatrica)  E’ operativo anche il supporto psicologico.

Dimitri com’è la situazione in questo momento nel campo?

Noi siamo al centro di un’area che comprende Bazzano, Monticchio, Onna . Il Campo della Protezione Civile lombarda è super organizzato e serve oltre 250  persone sfollate. Distribuiamo pasti caldi a tutti e, anche ad altri terremotati di altri campi. Non manca nulla : dalla farmacia all’ambulatorio medico,  è stata allestita persino una piccola chiesa. Il nostro Gruppo è formato da gente molto in gamba che è già stata operativa in altre situazioni. Penso di trattenermi qualche giorno in più: io do una mano in cucina ..qui c’è un grande bisogno d’ aiuto.. Anche perché il terremoto ha bloccato qualsiasi attività .

In che senso? Vuoi dire che tutte le attività produttive sono ferme ?  L’emergenza durerà quindi a lungo?

In questi giorni le scosse di terremoto si sono continuamente susseguite e l’attività di verifica di agibilità, sia delle abitazioni civili che degli impianti industriali ed artigianali, deve ancora iniziare. Anche tutte le attività agricole sono ferme. In questa situazione l’emergenza durerà certamente a lungo. Non vi è una casa, una qualsiasi struttura edilizia che non abbia dei danni o delle vistose crepe nei muri : occorrerà una verifica minuziosa di tutti gli abitati. La gente ha perso tutto: dobbiamo far fronte ad ogni necessità singola e collettiva. Vi è un grande impegno per impedire qualsiasi forma di sciacallaggio, anche per evitare di avere  accampamenti degli sfollati vicino alle case inagibili.

Le persone che avete accolto, a chi si devono rivolgere per avere un aiuto o dei consigli?

In ogni campo vi è una struttura amministrativa con delle segreterie a disposizione per tutte le necessità del caso. Vi è soprattutto bisogno di un grande bisogno di supporto psicologico, affinchè la gente ritrovi la fiducia nel futuro .

Quale consiglio daresti per aiutare concretamente le popolazioni abruzzesi?

Innanzitutto quello di non intralciare il lavoro dei soccorritori, evitando forme di turismo solidale o di viaggi dettati dalla semplice curiosità.  Anche a chi vuole prestare soccorso,consiglio di seguire i canali ufficiali. Certamente è necessario mantenere viva l’informazione sul terremoto e sui suoi effetti, sia per aiutare la ricostruzione di una Regione messa in  ginocchio dal sisma e sia per stare vicino a della gente che vivrà questa emergenza sulla propria pelle, ancora per lungo tempo. La solidarietà e la vicinanza alle popolazioni abruzzesi dovrà quindi continuare con l’impegnodi tutti, istituzioni e semplici cittadini.

Dimitri, cosa pensi delle polemiche su quello che si poteva fare per prevenire il terremoto? Cosa dice la gente?
In questo momento l’ emergenza è ancora così grave che non mi sento di esprimere pareri,  preferisco concentrarmi su quello che si può fare : la gente adesso ha estremo bisogno di aiuto e di tornare alla normalità .

In queste ultime parole di Dimitri vi è il senso della nostra “mantovanità” che è un insieme di impegno e di sobrietà: prima si lavora  e poi se necessario, ci si lamenta. Magari con forza, ma   dopo. Una sobrietà ritenuta necessaria anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel chiedere attorno a sé meno fotografi e clamore mediatico per la sua visita in Abruzzo; dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell’invitare i politici locali di interpellarlo per fatti concreti ( e non per fare delle “passerelle” personali). E infine dal leader dell’opposizione Franceschini  che, senza enfasi, ha visitato le zone terremotate. Io sono tra quelli,come penso tutti, che chiedono e chiederanno giustizia per quei crolli colpevoli di strutture pubbliche come la Casa dello Studente ma sono anche tra  coloro che a voce alta chiederanno: “per favore non fate la campagna elettorale o materia di scontro politico su questa terribile disgrazia”. Non sarebbe sopportabile né da coloro che hanno perso tutto e nemmeno da quelli che si sentono parte di una comunità civile e democratica.

Daniele Marconcini  Presidente Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus