FARMACI –Sono pronti per essere inviati ad Haiti, via Santo Domingo, sul primo cargo disponibile, 14 bancali di farmaci e materiale sanitario (antibiotici, disinfettanti, presidi medico-chirurgici), per un totale di circa 3 tonnellate e un ammontare di 2 milioni di euro predisposti dagli ospedali di Niguarda (Milano), San Gerardo di Monza e Bergamo. Il primo stock, corrispondente a 500.000 euro di materiale, può partire da subito.
PERSONALE SANITARIO – Con solo 6-12 ore di preavviso, la direzione generale Sanità della Regione Lombardia è in grado di far partire altro personale medico (dopo i primi 7 gia partiti ), sanitario e infermieristico specializzato e già resosi disponibile, supportato anche per la logistica e gli approvvigionamenti. Sono state programmate turnazioni di 15 giorni per équipe di 10 medici specialisti e 10 infermieri. “Sono grato ai nostri medici e volontari – commenta Formigoni – che una volta di più dimostrano la loro generosità e la loro voglia di ben fare. Siamo in contatto con il Ministero degli Esteri e l’Unità di crisi e nel contempo ci basiamo sulle organizzazioni non governative lombarde che sono presenti ad Haiti da anni e da anni svolgono un lavoro”. Si tratta in particolare di Avsi (che sta in particolare raccogliendo bambini dispersi per condurli in strutture di cura o accoglienza e provvedendo agli aiuti alimentari) e della Fondazione Rava (che gestisce un ospedale danneggiato ma funzionante, un orfanotrofio distrutto e che aveva ambulatori nei diversi quartieri, anch’essi distrutti). Gli ospedali mobili di Regione Lombardia potranno rimpiazzare l’opera di questi presidi medici. Entrambe le Ong sono destinatarie di un aiuto speciale di 100.000 euro ciascuna, deciso dal presidente Formigoni due giorni fa. “Molti nostri ospedali – fa sapere il presidente Lombardo – sono pronti a ricevere feriti o persone bisognose di cure specialistiche. In questo proseguendo su una strada lodevole intrapresa con la cura dei feriti della guerra del Libano, oltre che di persone e bambini bisognosi di interventi di alto livello, provenienti da molti paesi di tutto il mondo”.
STRUTTURE MOBILI – A disposizione per l’invio ci sono tre PMA (Posti Medici Avanzati) di primo livello per prestare immediatamente cure di pronto soccorso con farmaci ed attrezzature adeguate. Sono stati attivati dall’Agenzia Regione per l’Emergenza Urgenza (AREU). Si prevede anche l’invio di un Posto Medico Avanzato di secondo livello (in grado di ricoverare fino a 30 malati), dell’ospedale da campo finanziato da Regione Lombardia e in gestione all’Ana (Associazione nazionale Alpini) di Bergamo (dotato di 30 posti letto, sala operatoria e collegamento telematico con l’ospedale di Bergamo), di soccorsi alimentari (a cura della direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia) a sostegno delle iniziative in corso da parte del Programma Alimentare Mondiale.
COMUNICAZIONI – E’ stato anche disposto l’acquisto di 100 telefoni satellitari da assegnare alle Ong lombarde e a tecnici, specialisti e volontari che si recheranno ad Haiti per offrire assistenza. Gran parte del paese è rimasto senza energia elettrica e quindi ha gravi difficoltà di comunicazione.
COLONNA MOBILE CON TECNICI – La Protezione Civile della Regione Lombardia sta attivandosi per l’invio della colonna mobile regionale con specialisti nei settori telecomunicazioni, reti idriche e d energia. Sono in corso contatti con le ambasciate e le Ong presenti ad Haiti, Fondazione Francesca Rava Onlus e Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) per definire le modalità e la gestione del trasporto medicinali da Santo Domingo, dove è necessario fare scalo, ad Haiti (essendo l’aeroporto di Port-au-Prince ancora inagibile). In particolare Avsi ha chiesto di inviare i farmaci alla Fondazione Rava (che gestisce un ospedale danneggiato ma ancora funzionante) e a Medici Senza Frontiere che sta operando con un campo allestito nelle vicinanze della loro sede.
CONTO CORRENTE – Il presidente Formigoni ha anche aperto il conto corrente “La Lombardia per il popolo di Haiti – Regione Lombardia”, il cui codice IBAN è IT18 J030 6909 7901 0000 0000 001.
DIPENDENTI REGIONALI – Hanno la possibilità di farsi trattenere direttamente dallo stipendio la quota che liberamente ciascuno potrà decidere di devolvere alle azioni umanitarie per i terremotati.
tratto da Lombardia notizie