L’Uomo del Fiume raccontato da Zap
Il vignettista e umorista Zap, al secolo Vincenzo Zapparoli, vive a Bologna, ma è nato e cresciuto nella terra dell’Oltrepò mantovano tutta impregnata di fiume. A un certo punto, ha sentito il bisogno di tornare alle origini e ci ha regalato un piccolo gioiello di narrativa. L’Uomo del Fiume è il racconto di un ragazzino della bassa che scopre il Po guidato da chi il fiume lo conosce davvero, e tutto così si rivela per quello che è: vita, bellezza, forza, amicizia.
Attraverso uno stile narrativo diretto e ironico, ci racconta come ha potuto apprendere l’arte di vivere sull’acqua da uno di quei personaggi del fiume che non ci sono più. Lo fa anche attraverso le immagini disegnate col suo inconfondibile stile. Questa volta, però, non stanno lì per farci ridere delle miserie umane, ma per dirci che il mondo senza tempo del fiume vive ancora dentro di noi.
L’autore dichiara che tutte le storie narrate sono vere. Solo Bepi, il protagonista insieme al ragazzino, è il risultato di un’ardita operazione chirurgico-letteraria dove si ritrovano uniti una manciata di uomini che gli hanno insegnato a vivere tra le anse e i boschi del fiume.
Zap, mantovano, al secolo Vincenzo Zapparoli, nasce a Carbonara di Po (oggi Borgocarbonara) nel 1947. Umorista e vignettista, vive e lavora a Bologna. Ex bancario, dal 1988 si dedica completamente alla sua passione per la satira, la grafica pubblicitaria messa al servizio di importanti marchi italiani e al calembour (freddura creata con giochi di parole); collabora con periodici e quotidiani, tra i quali «La Repubblica» e «Il Resto del Carlino», e fa la sua apparizione in vari programmi televisivi (Rai Due, Rai Tre). Nel 1993 è Palma d’oro al 46° Salone internazionale dell’umorismo di Bordighera con il volume I Dubbi Atroci, mentre il suo titolo Jurassik Pork è tradotto all’estero. Decisivo l’incontro con Ida Cassetta, sua compagna di vita, che abbandona il mondo della critica d’arte per abbracciare quello dell’umorismo. Nasce così il sodalizio ZAP&IDA, che dà alle stampe numerose pubblicazioni, oltre a mettere in scena performance e spettacoli dove i due dispiegano tutto il loro estro grafico e umoristico. Dopo il successo del Vacabolario Zapparelli – dalla A alla G, esce Il Nuovissimo Zapparelli – Vaccabolario illustrato della lingua italiana dalla A alla Z, l’Agenda Umoristica Tiramisù e il Wikibolario del nuovo italiano. In àmbito narrativo dànno vita alla serie umoristico-poliziesca del commissario Amareno Fabbri: Passi (2014), Amareno Fabbri – Un commissario a Bologna (2016), Amareno e il Caso P.P.F. (2017), Spariam Bene (2021). Prima del presente volume, l’autore torna alla narrazione delle sue esperienze giovanili in riva al Po con L’Aereo ad Acqua – Il piccolo conta (2001).