PREMIO DELLA PACE della Regione Lombardia menzione alla memoria di SUOR LORENZA BIETTI
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Grazie all’Associazione Mantovani nel Mondo che ha presentato la candidatura di Suor Lorenza Bietti, il Premio della Pace è stato assegnato anche a chi umilmente e con grande senso umanitario e cristiano onora il nostro paese nel mondo. Mi sento onorato e commosso di aver contribuito con l’aiuto di Ernesto Milani a questo risultato morale. Un grazie immenso anche a Roberta Mazzoli che ci ha segnalato questa bellissima figura di suora missionaria dopo aver fatto una esperienza di volontaria in India..grazie a tutti coloro che hanno mandato segnalazioni per appoggiare questa candidatura
Daniele Marconcini
Presidente AMM ONLUS
Suor Lorenza Bietti è nata il 15 maggio 1941 a Venegono Superiore, Varese. E’ entrata nella congregazione delle Figlie della Presentazione di Maria al Tempio nel 1963. L’8 dicembre 1968 è partita per il Kerala, India per attività pastorale e assistenza ai malati. Dal 1968 al 1983 è infermiera e istruttrice di giovani suore. Con il pensiero ai più poveri dei poveri nel 1984 va in Andhra Pradesh. Inizia il lavoro ocn i lebbrosi a Fhatimanagar e nel 1985 fonda Handagar con case per ex-lebbrosi, scuole e un laboratorio di cera. Nel 1988 incomincia at attivare il servizio oculistico per la cura soprattutto della catarratta. Dal 2000 è in funzione il centro oculistico gratuito di Navadrusti dove gruppi di medici italiani prestano a turno servizio volontario. Suor Lorenza istituisce il progetto di adozione a distanza per dare la possibilità alle bambine povere di avere un’istruzione e una cura adeguata.Dal 1991 è aperto il boarding di Darbhagoodan che ospita 150 bambine fino alla decima classe. L’attività si è estesa ai villaggi vicini dove viene offerto gratis il doposcuola e qualche momento di animazione in occasione di festività religiose. Nella sua opera instancabile suor Lorenza da vita a un altro boarding a Devaghirpatnam, sempre nel disastrato distretto di Warangal. Qui sono attualmente ospitate 80 bambine, tra cui molte orfane, figlie di genitori malati di AIDS e lebbrosi. Insieme alla scuola c’è adesso un centro sanitario e un’ala della costruzione che ospita malati terminali e anziani soli o con problemi. Trasferita la sede regionale della congregazione da Fatimanangar a Karunapuram, suor Lorenza ha preso a cuore la situazione di numerose donne vedove o disabili senza fonte di guadagno dando vita al laboratorio artigianale di Navaieevan che coinvolge anche altre persone dei villaggi vicini. Suor Lorenza Bietti è morta in Italia dopo breve malattia il 21 febbraio 2010. Ma la missione continua.
MOTIVAZIONE DELLA CANDIDATURA
Le suore della congregazione delle Figlie di Maria della Presentazione al Tempio non chiedono nulla. Il loro pensiero è rivolto a chi non ha niente, anzi meno di niente. Per questo motivo l’opera di suor Lorenza Bietti, che le rappresenta tutte, merita di emergere. Le parole di suor Annunciata valgono più di analisi dettagliate. Riferendosi alla situazione dei lebbrosi e della costruzione di 40 casette, suor Lorenza le raccontava : “ Stavano abbandonati sotto i ponti, per le strade in una promiscuità indicibile, scacciati da tutti… era impossibile per questo gruppo essere integrato in città, ma adesso hanno al loro casetta, si è ricostituita la famiglia, in questo laboratorio costruiscono candele che poi vendiamo, abbiamo allestito una piccola scuola per dar loor una piccola possibilità”: Era la stessa suor Lorenza che diceva che non si poteva stare a guardare impassibili senza far niente. Sono creature di Dio . Dio le ama e vuole che noi li aiutiamo. E’ incredibile come la forza della fede sia in grado di sostenere l’urto di missioni che a prima vista sembrano impossibili. Suor Lorenza ah dato il suo contributo al miglioramento della vita di molti senza chiedere niente in cambio. Senza dubbio il miglior regalo è quello di vedere continuare i suoi sforzi e di far sì che gli aiuti arrivino anche dai governi locali, che continuino a giungere dall’Italia per allargare la missione per cui ha dato la vita