Progetto Associazione Mantovani nel Mondo sul “Turismo di ritorno sulle Vie dell’acqua”
Premessa: gli Italo-discendenti nel mondo rappresentano un segmento turistico dalle enormi potenzialità per il nostro Paese. Possono essere coinvolti nella riscoperta dei piccoli borghi da cui provenivano i loro antenati, ed in generale ai luoghi che non rientrano nei circuiti del turismo di massa. Generano un turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l’anno.
Alcune regioni italiane nei Paesi d’oltreoceano vengono considerate come territori ancora “esotici” e per questo molto attrattivi. Proponendo una buona offerta turistica e utilizzando i canali della collettività italiana si potrebbe attrarre un numero consistente di oriundi che in Italia avvertono l’esigenza di sentirsi “a casa” e oltre ad essere viaggiatori sono investitori e “ambasciatori” dei territori che custodiscono la loro storia familiare.
I viaggi delle radici costituiscono uno strumento importante per permettere ai nostri connazionali residenti all’estero di conoscere i luoghi che hanno sempre fatto parte delle loro vite, di ricostruire la propria storia e di rinsaldare quell’importante sentimento di appartenenza all’Italia che i nostri emigrati sono riusciti a tramandare alle nuove generazioni.
Si calcola che gli oriundi italiani siano tra i 60 e gli 80 milioni. I principali Paesi destinatari dell’emigrazi one italiana sono Argentina, Brasile, Stati Uniti, Venezuela, Canada, Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Regno Unito. Da tali Paesi è possibile giungere in Italia con voli non stop.
Le abitudini di viaggio si differenziano tra gli oriundi che hanno mantenuto i contatti con la famiglia e scelgono ogni anno l’Italia come meta delle proprie vacanze e coloro che hanno perso i contatti, come nel caso di alcuni discendenti che appartengono alle comunità italiane d’oltreoceano.
Secondo uno studio condotto sui discendenti italiani d’Argentina , il viaggio in Italia viene definito come “la realizzazione di un sogno”. La motivazione principale per cui viaggiano è la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine. Le attività che sarebbero interessati a svolgere sono quelle che permettono di realizzare ricerche storico-familiari, di scoprire la storia e le tradizioni del luogo d’origine anche attraverso i suoi abitanti e l’approfondimento della lingua e della cultura italiana.
Si presume che le abitudini di viaggio siano pressoché simili per tutti i discendenti che appartengono ai flussi migratori d’oltreoceano. Ci si riferisce alla tesi di dottorato dal titolo “Il turismo delle radici come risorsa valorizzativa di un territorio: il caso degli italiani d’Argentina” realizzata da Marina Gabrieli nell’ambito del corso di dottorato in “Beni Culturali e Territorio” dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
Nell’ambito della creazione di un’offerta turistica si sono individuate queste linee di indirizzo:
- istituzione di un tavolo tecnico permanente che si occupi dei vari aspetti collegati alla promozione del turismo delle radici, partendo dai presenti, per includere altri potenziali attori che verranno indicati; – realizzazione di un’indagine quali-quantitativa per la definizione della domanda turistica;
- sensibilizzazione degli attori della società civile e delle istituzioni centrali e periferiche all’accoglienza di questo particolare segmento turistico;
- formazione di guide turistiche specializzate e coinvolgimento degli operatori turistici per la creazione e promozione di un’offerta adeguata;
- potenziamento e messa a sistema della rete dei Musei dell’Emigrazione Italiana per lo svolgimento di attività finalizzate all’approfondimento di questo importante spaccato di storia locale, della lingua e della cultura italiana, anche con l’obiettivo di consolidare il già importante lavoro svolto in questo campo all’estero, che è frutto della collaborazione tra Istituti italiani di Cultura, le società Dante Alighieri e gli enti gestori.
Per la promozione dell’offerta turistica:
- coinvolgimento del sistema associazionistico italiano nel mondo e degli organismi di rappresentanza dei connazionali all’estero;
- coinvolgimento delle associazioni e degli operatori del turismo, in particolare di quelli che si dedicano alla promozione dei piccoli borghi e del territorio italiano in generale;
- promozione dell’offerta turistica mirata al turismo delle radici in occasione di fiere internazionali (ad es., BIT di Milano) ed eventi dedicati alla collettività italiana, con la collaborazione degli organismi di rappresentanza delle comunità italiane all’estero;
- organizzazione di educational tour per operatori specializzati nella destinazione Italia/turismo genealogico e press tour per influencer di origine italiana;
- creazione di una pagina web dedicata al turismo delle radici nel nostro portale www.lombardinelmondo.org;
- organizzazione di eventi dedicati agli italiani all’estero in occasione di eventi organizzati in Italia di grande risonanza internazionale come ad esempio le Olimpiadi Invernali 2026.
Il progetto AMM Onlus sul Turismo di ritorno sulle vie dell’acqua
Il progetto sul Turismo emigrati all’estero sulle Vie dell’acqua dell’Associazione dei Mantovani nel Mondo, nasce dalla partecipazione del nostro sodalizio al Tavolo tecnico nazionale del Maeci, unica organizzazione lombarda e dal nostro contributo per l’adesione di Regione Lombardia al Progetto del Ministro degli Affari esteri sul Turismo di ritorno. Regione Lombardia infatti è diventata la prima per emigrazione permanente e mobilità all’estero sia dal punto di vista numerico, professionale e giovanile. A fronte di questo dato, è stato ripristinato nel 2019 il Bando triennale dei Lombardi nel Mondo, in base alla Legge 1/85 e successive modificazioni, a cui ha partecipato la nostra Associazione con esito positivo.
L’anno scorso è stata svolta nell’ambito del Bando dei Lombardi nel Mondo una prima manifestazione con il patrocinio di Regione Lombardia e del Ministero degli Esteri sul tema , organizzando con la Società Negrini Andes un percorso in motonave dai Laghi di Mantova sino a San Benedetto Po con racconti sull’emigrazione mantovana durante il viaggio. E poi seguita una visita guidata in alla mostra di Giulio Romano al Polirone in collaborazione con la Chiesa Mantovana dove Don Giancarlo Telò ha ricordato la lettera pastorale del Vescovo Giuseppe Sarto (il futuro Pio X) ai parroci mantovani, unica nel suo genere, per accompagnare e sostenere spiritualmente i nostri emigranti in partenza per il Brasile.
Alla sera si è svolto un Convegno sul Turismo di ritorno a Mantova presso l’Hotel La Favorita, presente il Consigliere d’Ambasciata Giovanni Maria De Vita. Quest’anno dopo una serie di incontri con il Mibac e il Maeci si è concordata una attività di collaborazione con il futuro Museo nazionale dell’Emigrazione di Genova, finanziato dal Ministero dei Beni Culturali, che verrà inaugurato nel 2021.