Puoi fornirci una tua breve presentazione?
Sono dottore in Scienze (Fisiopatologia) per la Faculdade de Medicina da Universidade de São Paulo (USP), Dottorando per la Universidade Federal de São Paulo – UNIFESP (Medicina Comportamental). Ricercatore scientifico dell’Instituto de Medicina Comportamental – UNIFESP, Professore della Pontifícia Universidade Católica de São Paulo (PUCSP) e Universidade Nove de Julho di São Paulo. Professore del master in Medicina Comportamental. Coordinatore aggiunto dei laboratori di Anatomia, Fisiologia e Neurologia da Pontifícia Universidade Católica de São Paulo (PUCSP).
In che cosa consiste la tua attività di ricerca?
Attualmente, nella Universidade Federal de São Paulo, la mia principale linea di ricerca riguarda alcuni temi della cosiddetta Medicina Comportamentale, che consiste in un campo interdisciplinare relazionato con lo sviluppo e l’integrazione della scienza comportamentale e biomedica, nella quale si applicano i principi della psicologia e della medicina ai problemi della salute e delle malattie. All’interno della medicina comportamentale lavoro principalmente con un tema chiamato psiconeuroimmunoendocrinologia, che consiste in una ricerca della relazione esistente tra i sistemi nervoso, immunitario e endocrino con gli aspetti psicologici.
Sei in contatto con altri ricercatori di origine lombarda o italiana in Brasile?
Con alcuni lombardi e tanti altri di regioni diverse, non solo del campo médico ma anche di altri ambiti. Purtroppo abbiamo perso da poco una grande figura con radici lombarde, e più specificamente mantovane come me, il Prof. Walter Henrique Pinotti.
Puoi raccontarci la storia delle tue origini lombarde?
La storia della mia famiglia è concentrata nella provincia di Mantova, più specificamente nei comuni di Marmirolo e Castel D’Ario, dove nacquero i miei trisavol Giovani Monesi, figlio di Bernardo Monesi e Rosa Coser, e Teresa Annunziata Maccari, figlia di Giosafatte Maccari e Generosa Nizzoli. Mio bisnonno, Giovanni Giuseppe Monesi nacque a Bigarello e fece parte del movimento di immigrazione che aiutò lo sviluppo della coltivazione del caffé nell’interno dello Stato di de São Paulo; nella città di Itapira (SP) si è spostato con la mia bisnonna Albina Zacchi, nata a Bagnolo de San Vito. Hanno avuto sette figli: Mário, Apparecida, Generosa, Arlindo, Antero, Olga e Orlando Monesi, mio nonno, morto da 11 anni, che ha vissuto grande parte della sua vita nella città di São Paulo con la sua sposa Catarina e i suoi figli Apparecida (mia madre) , Orlando Junior, Vera e Antonia, che abitano ancora oggi lì. In questo momento io e la mia sposa, Claudia, viviamo un periodo di grande felicità per la nascita di una nuova lombarda, la nostra prima figlia, Beatriz Monesi.
Qual è il tuo rapporto attuale con la tua Regione d’origine, la Lombardia e la tua Provincia?
Attualmente sono Consigliere della Associazione Mantovani in Brasile e collaboratore della Associazione Mantovani nel Mondo e Lombardi nel Mondo. Stiamo anche partecipando, insieme ad altri lombardi, alla fondazione di una nuova associazione di lombardi in Brasile che avrà come obiettivo principale lo sviluppo del progetto socio-assistenziale per i lombardi e i loro discendenti in Brasile. Questi progetti dovranno essere sviluppati con l’Associazione Mantovani nel Mondo che sta appoggiando la nostra iniziativa.
Il Portale Lombardi nel Mondo è uno strumento giornalistico nato per rafforzare i legami tra la Lombardia e i suoi emigrati. Quali strumenti utilizzi per rimanere informato su quanto accade nella tua Regione d’origine e in Italia?
Utilizzo molto proprio il portale Lombardi nel Mondo e, attraverso Internet, mi collego ai siti della Regione Lombardia e di alcuni giornali italiani come il Corriere della Sera e di alcuni quotidiani locali come la Gazzetta di Mantova. Oltre a questo, mi capita spesso di assistere in TV ai telegiornali di Rai International.
Conoscete le associazioni lombarde di emigrazione presenti in Lombardia (ad es. Bergamaschi nel Mondo, Mantovani nel Mondo, Gente Camuna, Valtellinesi, ecc.)?
Conosco le associazioni citate e spero, a partire dalla fondazione della nuova associazione dei lombardi in Brasile, di rendere più stretti i miei rapporti queste. La vicinanza maggiore è con l’Associazione Mantovani nel Mondo, attraverso una convivenza di più di dieci anni.
Partecipate alla vita delle associazioni lombarde ed italiane all’estero o di organismo quali il Comites?
Relativamente al Comites, ricevo settimanalmente le sue notizie e ho una relazione di grande amicizia e rispetto con vari membri, specialmente con alcuni giovani che stanno sviluppando idee e progetti molto interessanti. Attualmente la mia partecipazione più attiva è nella fondazione di una nuova associazione di lombardi in Brasile; già nella Associazione Mantovani in Brasile attualmente svolgo la carica di consigliere, e nella gestione precedente quella di Direttore Culturale. Oltre a questo partecipo a vari manifestazioni sociali e culturali a San Paolo, che è conosciuta come la grande città italiana del Brasile.