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Riedizione in una nuova veste grafica con nuovi testi e immagini del libro “Al ben di nòstar vèc” a cura di Claudio Quarenghi – edizioni Lui –

CopertinaQuarenghi2013Un libro che tutti i mantovani dovrebbero avere e conservare nelle loro librerie. Più che un libro, è un tuffo nel passato, di quando ogni giorno, ogni ricorrenza, era segnata da una preghiera, un modo di dire, un’invocazione, uno scongiuro. Parole dialettali che si perdono nelle tradizioni antiche, oggi messe da parte o dimenticate nella frenesia del progresso. Dopo tredici anni dalla prima edizione, l’autore ne riprone ora una  nuova edizione. Non una ristampa, ma una edizione tutta nuova sia nella veste grafica che nei testi a cui sono state aggiunte 133 nuove orazioni, integrate con immagini, oltre 400 richiami e spiegazioni che aiutano i lettori a comprendere meglio il significato delle parole. Nella prefazione, Claudio rivolge un pensiero al coautore Franco Ferrari, scomparso, ed ad Enzo Lui che per primo lo aiutò nelle ricerche.

Dello stesso Autore da segnalare la raccolta dei proverbi mantovani dal titolo “Al dir di vèc”.  “Un proverbio al giorno per la salvezza della sapienza popolare” recita il sottotitolo ma ne sono molti di più, raccolti con pazienza e abnegazione in anni di ricerche da Claudio Quarenghi  che dopo la prima edizione del 2011 ne riprone una versione ampliata  nel 2013 .

(ll libro “Al ben di nòstar vèc” può essere acquistato nella libreria Libreria Di Pellegrini via Marangoni 16, 46100 – Mantova)

Ho conosciuto Claudio Quarenghi durante la presentazione del libro “Al ben di nòstar vèc”  (II edizione) che l’Associazione ha distribuito a missionari mantovani avvenuta durante la Fiera Millenaria di  Gonzaga nel 2002. Rimasi colpito più che dai testi e dalla mole del lavoro di ricerca svolto insieme al coautore Franco Ferrari, dalla recitazione di alcuni brani del libro … e dopo un’intervista pubblicata in questo web nel 2009 non ho avuto modo di incontrarlo fino a qualche giorno fa  quando abbiamo avuto un po’ di tempo per parlare dei suoi ultimi lavori.

Claudio qual’è stata la spinta o, se ci sono state, persone che ti hanno stimolato ad interessarti del dialetto e delle tradizioni mantovane?
Per quanto riguarda la storia e le tradizioni mantovane, mi sono appassionato già in giovane età, anche per il semplice fatto che, abitavo in campagna e ho vissuto in parte quelle esperienze. Ho iniziato a scriverle dopo la scomparsa di mia nonna, la quale mi ha trasmesso i valori fondamentali delle tradizioni della mia terra.
 
Questa tua passione ha influito sulla tua vita, cioè ha comportato dei sacrifici e delle rinunce?
Assolutamente no, anzi è stato ed è un arricchimento, ho avuto la possibilità di conoscere persone meravigliose che hanno migliorato e arricchito la mia passione.
 
Hai qualche aneddoto inedito riguardo alle ricerche che hai svolto nella provincia mantovana , poi concretizzate nei tuoi  libri ?
Sinceramente ho sentito la mancanza dell’indimenticato amico Franco (Ferrari) durante lo sviluppo di questa nuova edizione de: “Al ben di nòstar vèc” anche se quando iniziammo a collaborare per la prima pubblicazione era un po’ restio a lavorare con me. Ma dopo che eravamo entrati in sintonia abbiamo lavorato benissimo.  una esperienza meravigliosa e sicuramente positiva.
 
Nel 2008 hai pubblicato ‘I senter a dla memòria’, nel 2009 ‘La pasiun ad Cristo’, due raccolte di poesie,  nel 2011 ” Al dir di vèc ”  rieditato nel 2013 , ora la nuova edizione di   “Al ben di nòstar vèc” …  cos’hai ancora nel cassetto? quali i progetti futuri .?
Per il 2014 i progetti sono molti, sarei pronto per dare alle stampe “Non ci sono più le mezze stagioni” . A lungo termine sto lavorando ad altri progetti, ma per tutto questo mancano i finanziamenti e come ben sai se non ci sono soldi non si può fare nulla, speriamo di trovare persone o enti che credono nel nostro lavoro.

Grazie Claudio, ti auguriamo di poter concretizzare presto i tuoi progetti che senz’altro meritano maggior attenzione anche da parte delle istituzioni locali per salvaguardare quell’immenso patrimonio che è la cultura popolare.
Pietro Liberati

 

 Breve curriculum di Claudio Quarenghi

L’impegno verso la lingua dialettale lo vede occupato quasi quotidianamente, con la speranza che quest’ultima non cada nel dimenticatoio della storia.