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XXI Settembre dell’Emigrato a Magnacavallo

L’11 settembre 2011, Magnacavallo ha celebrato la XXI edizione del settembre dell’emigrato all’insegna della continuità e sotto la spinta ottimistica del sindaco Arnaldo Marchetti. In assenza di contenuti e di attività le celebrazioni sono dei vuoti a perdere. Così arrivare alla XXI edizione di una festa per l’emigrante in un paese di poco più di 1.700 abitanti in una regione della Lombardia semisconosciuta può sembrare assurdo. Se poi il mattino dell’11 settembre 2011, giorno preposto alla cerimonia si fatica a guidare lungo le strade zigzaganti per via della prima nebbia, allora è stato bello fermarsi sul ponte di un canale lento e cercare di intravedere il sole in mezzo alle distese di meloni e cocomeri.
In realtà, anche quest’anno il calendario è stato fitto con grandi prospettive per il futuro. Tutto era già cominciato il giorno prima. Alla Fiera di Gonzaga AIKAL-UNAIE avevano presentato il complesso progetto UNPOperExpo, patrocinato dal comune di Magnacavallo, oltre che dalla Fiera di Gonzaga, per inserire in modo attivo tutto il territorio che si affaccia al nostro Grande fiume. Non sarà il Mississippi o il Rio delle Amazzoni, ma ha attorno una storia di uomini non indifferente.
Ed è a questo che pensavo mentre la nebbia scompariva a poco a poco. In piazza Marconi, il sindaco Marchetti ha dato il via alla manifestazione ribadendo l’importanza di Magnacavallo come capitale morale dell’emigrazione dal territorio sia verso altre parti d’Italia tra cui Milano, Varese e anche Viggiù sia oltreconfine, soprattutto in Brasile. Brasile sempre rappresentato dai suoi discendenti  che hanno donato il nuovo monumento all’emigrante ora situato nella piazza principale, famiglia Carlos Luiz Zapparoli, opera del prof. Evandro Carpeggiani e Oscar Sandri.Marchetti ha enfatizzato la presenza di decine di lavoratori extracomunitari che sostengono ora l’economia locale, rimasta con poche braccia per l’agricoltura, e  ben integrati. Talmente integrati che, come dirà più tardi l’Assessore Regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione, Carlo Maccari, ci si chiede che cosa avverrà quando i figli degli immigrati, ormai scolarizzati rifuggiranno il lavoro parcellare e umile dei genitori per inseguire altri traguardi. La ruota gira e non accadrà assolutamente niente, soprattutto se il fenomeno sarà controllano senza reazioni isteriche.
Il presidente dell’Associazione dei Mantovani nel Mondo, Daniele Marconcini ha rilevato l’importanza del ricordo e dei progetti relativi a EXPO 2015. Riferendosi all’annuncio del sindaco riguardante il centro di documentazione sull’emigrazione, da istituire nella sede del comune di Magnacavallo, Marconcini ha confermato la futura collaborazione sul territorio per dare informazioni online sia alle biblioteche sia alle scuole.

La delegazione dei Siciliani nel Mondo, sempre presente, ha salutato gli amici attraverso il suo rappresentante il dr Piscitello, originario di Militello Rosmarino,  cosi come il sindaco di Poggio Rusco, Sergio Rinaldoni, ha messo in risalto le proprie origini marchigiane nel contesto di integrazione sia degli italiani sia degli stranieri. Molto gradito lì’intervento Di Maccari che ha potuto toccare con mano l’interesse per la problematica riguardante l’emigrazione, e confrontarsi con i punti di vista dei rappresentanti delle varie associazioni che fanno ricerca, cooperazione e si battono per una maggiore conoscenza della nostra storia. La santa Messa presieduta dal parroco Don Tonino Frigo ha come sempre riproposto un momento comunitario di preghiera per tutti. Momenti di pensiero verso il mondo, anche a causa della coincidenza con l’11 settembre 2001, ricordato anche in questa occasione, per non dimenticare.

Le Poste Italiane hanno presenziato alla cerimonia con l’annullo postale di una storica cartolina di Magnacavallo con il francobollo dedicato all’emigrazione italiana emesso il 1 giugno 1911 con la riproduzione del famoso dipinto di Angiolo Tommasi. Oltre all’annullo, le Poste hanno messo a disposizione diverse pubblicazioni ed emissioni riguardanti i personaggi illustri e commemorati in occasione del 150o anniversario dell’Unità d’Italia. Il sindaco ha fatto notare la presenza a Magnacavallo di una lapide, ora riprodotta e affissa all’ingresso del municipio, che recita testualmente :
MAGNACAVALLO
DELLE BATTAGLIE ESTREME
CONTRO LO STRANIERO
DAL GIORNO 24 GIUGNO AL 7 LUGLIO 1866
VIDE STUPITO! ONORÒ’ QUAL VALSE!
IL PRODE ESERCITO ITALIANO
ACCAMPATO NELLE SUE TERRE
PAESE PER FORTUNA DI LOCO
PRIMO
A LIBARE IL BENE DEL RISCATTO
NEL BACIO DELLE PATRIE BANDIERE
QUESTA LAPIDE POSE A MEMORIA DE’ POSTERI
REGNANTE IL PIÙ LIBERALE DEI RE
VITTORIO EMANUELE II
Per ricordare la pacifica permanenza dei soldati italiani reduci dal fronte per uno degli ultimi atti guerreschi verso l’unità d’Italia, quasi ultimata nel 1861. La nebbia ormai diradata ha lasciato spazio all’insolito sole cocente di un settembre pieno di speranza. Fraternizzazione sotto l’insegna del tipico riso alla pilota. Anche Lambrusco di Poggio Rusco.Arrivederci al 2012.
Ernesto R Milani